Compliance estesa alle fatture elettroniche e ai corrispettivi telematici

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Premessa

Sulla scia delle linee dettate dall’art. 1, commi da 634 a 636 della Legge n. 190/2014[1], il Direttore dell’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 61196 del 6.3.2023 ha introdotto nuove e più avanzate modalità di interlocuzione con il contribuente, rivolte a favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili.

In pratica con il citato provvedimento vengono messe a disposizione del contribuente le informazioni relative a:

  • fatture elettroniche emesse per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, ai sensi dell’art. 1 del Dlgs n. 127/2015 e verso le P.A., ai sensi dei commi da 209 a 214 dell’art. 1 della Legge n. 244/2007[2];
  • corrispettivi giornalieri telematici memorizzati elettronicamente, ex art. 2 del Dlgs n. 127/2015.

Seguendo, quindi, l’iter già sperimentato con altre tipologie di presunte “dimenticanze” l’Amministrazione Finanziaria affida ancora una volta al contribuente dati ed elementi in suo possesso al fine di regolarizzare le fatture elettroniche e i corrispettivi giornalieri, trasmessi oltre il termine fissato dalla vigente normativa, di cui all’art. 21, comma 4 del DPR n. 633/1972[3] (12 giorni).

Di seguito l’analisi del provvedimento e delle diverse opportunità riservate ai contribuenti.

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