Gli interpelli dell’Agenzia delle Entrate del mese di maggio

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Premessa

Si propone di seguito una selezione delle massime degli interpelli elaborati nel mese di MAGGIO 2023, dall’Agenzia delle Entrate.

INTERPELLO N. 311 DEL 03/05/2023 – CAUSE DI ESCLUSIONE DAL REGIME FORFETARIO

Il soggetto istante illustra di essere residente in un paese dell'Unione Europea, di voler aprire una partita Iva in Italia e che in caso di apertura della partita iva, per l’avvio dell'attività in Italia procederebbe a stabilire la residenza fiscale in Italia. Il soggetto istante fa presente di percepire, quale unico reddito, la pensione di vecchiaia a titolo di ex dipendente della Commissione Europea e che la stessa pensione, di importo annuo superiore a 30.000,00 euro, è esente da tassazione nazionale negli Stati membri dell'Unione Europea in base a quanto disposto dall'art. 12 del Protocollo n. 7 inerente i privilegi e le immunità dell'Unione Europea allegato al Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea. Date le premesse, il soggetto istante chiede di sapere se tale reddito possa essere di ostacolo per l’adozione del regime Forfetario. L’Agenzia delle Entrate illustra al soggetto istante come il presente interpello rilevi ai fini dell’applicazione della causa ostativa di cui all'art. 1, co. 57, lett. d­ter), della L. n. 190 del 2014. Tale causa prevede che non possono avvalersi del regime dei Forfetari coloro che nell'anno precedente abbiano percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui agli artt. 49 e 50 del TUIR, eccedenti l'importo di 30.000 euro: questa causa ostativa perde la sua rilevanza nel caso in cui il rapporto di lavoro sia cessato. Sempre l’Agenzia delle Entrate chiarisce come la richiamata lett. d­ter) escluda dalla fruizione del beneficio in parola i titolari di redditi riconducibili alla categoria dei redditi di lavoro dipendente e assimilati di cui agli artt. 49 e 50 del TUIR, ossia, i titolari di detti redditi a prescindere dalla loro tassazione in Italia o dall'ammontare delle imposte corrisposte su tali redditi. L’Agenzia delle Entrate conclude dicendo che il regime dei Forfetari non può essere fruito da un soggetto che percepisce una pensione di vecchiaia che deve ritenersi riconducibile ai redditi di lavoro dipendente se di importo eccedente i 30.000 euro, indipendentemente dal fatto che sia esente da imposte in Italia.

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