Il Legislatore ha obbligato ed abituato il contribuente a dover autoliquidare le imposte. Ciò era finora avvenuto con riferimento alle imposte sui redditi e in ambito IVA.
Con le riforme approvate dall’attuale Governo e Parlamento, vi è stato un ampliamento delle fattispecie di autoliquidazione. Infatti con il D.Lgs. 18/9/2024, n. 139 titolato “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni e dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” è ora previsto che il contribuente debba autoliquidare anche le imposte indirette.
Con il provvedimento 13/02/2025, n. 47335 è stato aggiornato modello di successione. Contemporaneamente è stato aggiornato i software scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate e l’applicativo per la compilazione on line dell’imposta di successione.
Fino allo scorso anno si autoliquidavano le imposte ipotecarie e catastali oltre ai tributi speciali e di bollo per la voltura catastale. Dal 2025 il contribuente dovrà altresì autoliquidare l’eventuale imposta di successioni. Usiamo il termine “eventuale” in quanto, per effetto delle “franchigie”, spesso non vi sarà imposta di successione.
Si evidenzia, comunque, che il software predisposto dall’Agenzia delle Entrate ha un paio di limiti molto importanti:
- non calcola in automatico il valore catastale dei terreni agricoli e dei fabbricati;
- non calcola l’imposta di successione.
Ciò significa che tali valori ed importi devono essere calcolati dall’estensore della denuncia di successione.
A fronte di ciò, chi si trovasse a presentare molte denunce di successione, conviene si realizzi un foglio di calcolo excel che gli fornisca gli elementi da indicare.
Fatte queste premesse, vediamo di analizzare le novità legate sia al modello che all’autoliquidazione.
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