PREMESSA
In questi ultimi anni abbiamo visto intensificarsi l’attività accertativa sia della Guardia di Finanza che dell’Agenzia delle Entrate nelle fattispecie definite come “frodi carosello”. Vediamo allora di esaminare le attività fraudolente in materia di Iva, perpetrate, in particolare, secondo lo schema delle così dette frodi carosello e basati principalmente sull'interposizione fittizia, nelle relative transazioni, di società cartiere. In dettaglio, i macro-fenomeni con rilevanza fiscale sono:
l’evasione, che origina da condotte volte all’occultamento, totale o parziale, dei redditi e del patrimonio, in diretta violazione delle norme fiscali;
- l’abuso del diritto, che consiste nel rispetto formale della normativa fiscale, cui si accompagna, però, un aggiramento della ratio della stessa o dei principi generali dell’ordinamento tributario, perpetrato tramite condotte prive di sostanza economica ed aventi quale fine essenziale l’ottenimento di un indebito vantaggio fiscale (es.: cessione dei beni o cessione d’azienda);
- la frode, che si manifesta come una forma particolarmente grave di evasione, poiché consiste nell’occultamento doloso di base imponibile e/o di imposta, attuato mediante atti o fatti decettivi (ingannevoli), idonei ad ostacolare l’attività di controllo (es. fatture per operazioni inesistenti).
Vediamo allora di delineare questa terza fattispecie
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