Bilancio 2023 – la sospensione degli ammortamenti

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Premessa

Con l’art. 3, comma 8 del DL n. 198/2022[1], cosiddetto “Decreto Milleproroghe” il Legislatore ha concesso ai contribuenti la facoltà di avvalersi dell’agevolazione fiscale ex art. 60, comma 7-bis del DL n. 104/2020[2] per il periodo d’imposta 2023.

Pertanto, anche per l’anno 2023 i contribuenti possono scegliere di sospendere gli ammortamenti.

A tal riguardo si ricorda che la citata norma è stata introdotta durante l’emergenza epidemiologica Covid-19 per sostenere le imprese che a causa delle chiusure imposte avevano ridotto l’attività.

Evidenziamo, altresì, che in quel particolare periodo la disposizione trovava la sua ragion d’essere sul fatto che i beni strumentali utilizzati per lo svolgimento dell’attività produttiva non avevano consumato “l’utilità attesa”, programmata in sede di redazione del piano di ammortamento.

In buona sostanza, il mancato utilizzo dei cespiti creava evidenti criticità non consentendo di rispettare appieno il postulato di bilancio della rappresentazione veritiera e corretta.

Ebbene, nonostante l’attenuarsi della pandemia e l’assenza di ulteriori chiusure forzate la norma è stata, comunque, prorogata per gli anni 2021, 2022 e 2023.

Di seguito, l’analisi della normativa civilistica e fiscale relativa alla sospensione degli ammortamenti.

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