Modello Redditi 2024: l’inserimento del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali – prima parte

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Premessa

I crediti d’imposta relativi al Piano di Transizione 4.0 godono di significative semplificazioni compilative nel modello Redditi 2024 rispetto al modello Redditi 2023.

In particolare, dal modello sono stati eliminati i righi riservati alle informazioni aggiuntive richieste nel modello Redditi 2023 per salvaguardare gli interessi finanziari della UE, ai sensi degli artt. 17 e 22 del Regolamento UE n. 2021/241 (Dispositivo per la ripresa e la resilienza).

Trattasi nella specie del:

  • rigo RU141 - rettifiche al modello Redditi precedente;
  • rigo RU150 - dati del titolare effettivo;
  • rigo RU151 - altre sovvenzioni sulle medesime spese;
  • rigo RU152 - investimenti 4.0 effettuati a gennaio 2020.

Righi che, come sappiamo, avevano reso la vita “difficile” a tutti gli operatori che dovevano predisporre il modello dichiarativo 2023 per l’anno 2022.

A tutto ciò va, poi, ad aggiungersi la mancata proroga al periodo d’imposta 2023 degli investimenti in beni ordinari che a sua volta semplifica la compilazione dei righi RU130 e RU140, riservati all’indicazione dei costi sostenuti.

In merito alle esigenze di monitoraggio della misura agevolativa nell’ambito del PNRR segnaliamo, infine, che tali misure riguardano solo gli investimenti in beni immateriali 4.0, inclusi nell’Allegato B annesso alla Legge n. 232/2016, prenotati entro il 31.12.2023 ed effettuati nel periodo d’imposta successivo, entro il 30.6.2024.

Di seguito l’analisi della questione.

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