Bonus arredi e grandi elettrodomestici – condizioni e limiti di spesa – prima parte

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Premessa

Con l’art 16, comma 2 del DL n. 63/2013[1] il Legislatore ha introdotto una detrazione IRPEF, pari al 50%, conosciuta come “bonus mobili” riservata ai contribuenti che acquistano mobili e grandi elettrodomestici (con determinate classe energetiche) per arredare immobili oggetto di ristrutturazione edilizia.

Nello specifico, la detrazione deve essere:

  • calcolata entro un importo massimo prestabilito, che non dipende dall’ammontare delle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio;
  • ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, senza possibilità di usufruire della cessione del credito, ovvero di richiedere al fornitore lo sconto in fattura.

Premesso ciò, rammendiamo che la detrazione in oggetto, inizialmente riconosciuta per le spese sostenute dal 6.6.2013 al 31.12.2016 è stata successivamente oggetto di continue proroghe.

Ebbene, tra i vari interventi legislativi che hanno interessato la tematica meritano di essere segnalati:

  • l’art. 1, comma 37 della Legge n. 234/2021, cosiddetta Legge di Bilancio 2022, che ha prorogato l’agevolazione in commento per le spese sostenute nei periodi d’imposta 2022, 2023 e 2024;
  • l’art. 1, comma 277 della Legge n. 197/2022, cosiddetta Legge di bilancio per il 2023, che ha:
  • incrementato da € 5000 a € 8.000 il limite di spesa detraibile per le spese sostenute nell’anno 2023;
  • confermato a € 5.000 il limite detraibile per le spese sostenute nel 2024.

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