PREMESSA
Anche se stiamo vivendo momenti complicati per le varie crisi di tipo umanitario e legate ai vari conflitti mediorientali e ucraini, imprenditori e professionisti stanno vagliano l’opportunità di proseguire o riprendere la tradizione di “farsi ricordare” da propri clienti o fornitori mediante una regalia. Un pensiero, piccolo o grande, che in qualche maniera rappresenta per chi lo riceve un momento in cui medita sul fatto che qualcuno si sia ricordato di lui, anche se è pur sempre mascherato da un sottostante interesse economico.
L’omaggio è un modo per rappresentare a clienti e fornitori che l’impresa sta operando ordinariamente e che non si trova in difficoltà economiche. L’altro aspetto sicuramente pregnante nella scelta è la fidelizzazione dei clienti anche con un “pensiero” che faccia ricordare che l’impresa c’è. Si parla di impresa, ma vedremo anche le regole per i professionisti.
Purtroppo, queste spese, devono fare i conti con regole di natura civilistica e fiscale, la seconda delle quali è sicuramente più stringente e legata a limitare gli abusi che se ne può fare per abbattere il reddito.
Si tratta, allora, di comprendere il trattamento fiscale cui soggiacciono gli omaggi. Vedremo, in questo intervento, che vari sono gli aspetti di rilievo:
- il valore economico dei singoli beni;
- l’assoggettamento o meno agli adempimenti IVA;
- l’inquadramento come omaggi o l’annovero fra le spese di rappresentanza.
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