Alle cessioni Intra dei soggetti no Vies si applica IVA interna e non il regime Oss – prima parte

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Premessa

È noto che le cessioni comunitarie con trasporto e spedizione da un Paese UE ad un altro Paese comunitario si dividono in due macrocategorie:

  • le cessioni B2B regolamentate dall’art. 41, comma 1, lett. a) del DL n. 331/1993[1] (art. 168 della Direttiva n. 2006/112/CE;
  • le cessioni B2C la cui disciplina è fissata dall’art. 41, comma 1, lett. b) del DL n. 331/1993[2] (art. 33 della Direttiva n. 200/112/CE).

È altrettanto risaputo, inoltre, che:

  • per le operazioni B2B l’iscrizione al Vies è condizione imprescindibile per la non imponibilità della cessione nel Paese di partenza;
  • per le operazioni B2C la mancata iscrizione al Vies non permette di equiparare il cessionario (soggetto passivo) ad un privato, con conseguente inapplicabilità dell’apposita normativa IVA e del regime Oss. Ciò è stato confermato anche dalla recente risposta a interpello n. 230/E/2023 del 1.3.2023.

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