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Gli interpelli dell’Agenzia delle Entrate del mese di gennaio – prima parte

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AUTORE: Francesco Burzacchi

Premessa

Si propone di seguito
una selezione delle massime degli interpelli elaborati nel mese di GENNAIO 2023,
dall’Agenzia delle Entrate.

INTERPELLO
N. 3 DEL 4/01/2023 –
TRATTAMENTO
FISCALE DELLA CORREZIONE DI UN ERRORE CONTABILE AFFERENTE ALLA SOVRASTIMA DEL
CREDITO PER FATTURE DA EMETTERE

La
società istante ALFA S.C.A R.L. illustra di essere una società a capitale
interamente pubblico che gestisce la Concessione del Servizio Idrico Integrato,
composto dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e
distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque
reflue. Nel corso dell'anno 2020, la società istante ha innovato il sistema
informatico di gestione dei rapporti con l'utenza tramite un software che
permette di quantificare i volumi di metri cubi erogati e la conseguente
bollettazione alle utenze con la valorizzazione degli importi. Al termine di
tale implementazione, sono stati effettuati i test di congruenza ed è stato
rilevato un errore nelle precedenti elaborazioni informatiche riguardante la
stima del valore delle fatture da emettere per i consumi non ancora fatturati
al 31 dicembre del 2019. Sulla base di tale analisi, la società istante, ha
scoperto che il precedente sistema elaborava il valore delle fatture da
emettere in maniera errata portando nel corso degli anni ad un incremento significativo
della voce di bilancio ''fatture da emettere''. Rilevato l’errore, nel Bilancio
al 31/12/2020, la società istante ha ridotto il credito per fatture da emettere
derivante dal bilancio 2019 in quanto inesistente. Per rettificare in diminuzione
il valore del credito, è stato utilizzato in contropartita una riduzione della
Riserva di utili presente nello stato patrimoniale della società alla data del
1° gennaio 2020. Considerando che l'importo totale della rettifica per
l'insussistenza del credito per fatture da emettere, ha anche concorso totalmente
alla formazione del reddito negli esercizi precedenti, la società istante
chiede di conoscere come il costo derivante dal mancato conseguimento di ricavi,
debba essere considerato ai fini del calcolo della base imponibile in relazione
ai periodi d'imposta 2020 e 2021 in applicazione degli artt. 83, co. 1, 101
comma 4 e 109, co, 1 e 4 del TUIR. L’Agenzia delle Entrate illustra come la
fattispecie in esame non sia qualificabile sul piano fiscale, quale
sopravvenienza passiva ex art. 101, co. 4, del TUIR, non configurandosi né il mancato
conseguimento di ricavi che hanno concorso a formare il reddito in precedenti esercizi,
né la sopravvenuta insussistenza di attività iscritte in bilancio in precedenti
esercizi: il riferimento della fattispecie prospettata è invece quello della
disciplina delle perdite su crediti di cui all'art. 106 del TUIR e dall’art
101, co.5. La società istante dovrà pertanto valutare la sussistenza degli
elementi certi e precisi ai fini della deducibilità della perdita su crediti
relativa ai minori conguagli calcolati.

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